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Prove su strutture, monitoraggi e prove non distruttive nel settore dell’ingegneria civile


certpnd4 Le recenti tragedie nazionali (terremoti, crolli, ecc…) hanno posto all’ordine del giorno in modo drammatico il tema della sicurezza delle costruzioni ad uso abitativo e strategico in area sismica.
In particolare tali eventi calamitosi ci hanno insegnato che anche le strutture in calcestruzzo armato possono essere vulnerabili se mal progettate o realizzate con calcestruzzo di scarsa qualità e con una non corretta disposizione delle armature sia principali che delle staffe di confinamento).
Strutture che - se non correttamente realizzate - non possiedono l’adeguata duttilità e tanto meno soddisfano i principi di gerarchia delle resistenze.
Una delle novità più salienti introdotte dall’avvento delle nuove Norme Tecniche le Costruzioni (NTC) è che, come anche in altri settori (impianti, ingegneria dell’anti-incendio, ecc…), si assiste al passaggio da un sistema normativo di tipo prescrittivo, ad un sistema di tipo prestazionale, ovvero basato non sull'obbligo di adozione di misure tecniche ma sul raggiungimento dei risultati.
Tale approccio, correlando gli obiettivi prefissati di sicurezza e prestazione delle opere strutturali (vita nominale e durabilità) ai rischi specifici reali della struttura, obbliga il progettista ad eseguire verifiche più attente ed accurate su quello che sarà il comportamento finale dell’opera una volta completata.
La struttura deve essere progettata così che il degrado nel corso della sua vita nominale, purché si adotti la normale manutenzione ordinaria, non pregiudichi le sue prestazioni in termini di resistenza, stabilità e funzionalità, portandole al di sotto del livello richiesto dalle nuove NTC.
L’applicazione di norme prestazionali impone un maggiore sforzo e maggiori responsabilità per il progettista, il direttore dei lavori ed il collaudatore sia in fase collaudo che di esercizio dell’opera per verificare, secondo periodicità definite, la rispondenza ai requisiti e livelli di funzionalità e prestazioni di progetto.

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In tale contesto, le prove non distruttive e semi-distruttive, adeguatamente applicate, consentono l’implementazione di sistemi di monitoraggio e di controllo, al fine di verificare l’effettivo conseguimento dei prefissati obiettivi di sicurezza e funzionalità ed il loro andamento nel tempo.
certpnd1Le prove non distruttive sono destinate in un prossimo futuro ad assumere un’importanza sempre maggiore nel settore delle costruzioni (soprattutto storico-monumentale), dove consentono di ricavare quei dati necessari per la diagnostica ed il calcolo e per verificare gli interventi di consolidamento.
Sono ammessi dalle NTC metodi di indagine non distruttiva di documentata affidabilità, che non possono essere impiegati in completa sostituzione di quelli tradizionali, ma sono consigliati a loro integrazione, purché i risultati siano tarati su quelli ottenuti con prove distruttive.
Nelle NTC un ulteriore elemento è l’attenzione che viene riservato alle strutture esistenti ed all’importanza di controllarne lo “stato di salute”, individuando i criteri per procedere alle verifiche di sicurezza e collaudo di tali strutture.
In particolare le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni al Capitolo 9 “Collaudo Statico” prescrivono che:
“… il Collaudatore, nell’ambito della propria discrezionalità, potrà richiedere di effettuare tutti quei accertamenti, studi, indagini, sperimentazioni e ricerche utili per formarsi il convincimento della sicurezza, della durabilità e della collaudabilità dell’opera, quali in particolare:

  • prove di carico;
  • prove sui materiali messi in opera, anche mediante prove non distruttive;
  • monitoraggio programmato di grandezze significative del comportamento dell’opera, da proseguire anche dopo il collaudo della stessa ...“

certpnd2In particolare si rileva lo straordinario contributo che tali esami e metodologie di prova sono in grado di fornire riguardo agli obiettivi primari di Prevenzione e Sicurezza delle strutture.
Lo studio e l’osservazione scientifica sui meccanismi d’invecchiamento delle costruzioni e delle opere civili ha infatti evidenziato che esse sono soggette, durante la loro vita, ad una serie  di azioni esterne in grado di determinare un progressivo degrado, che può compromettere anche le capacità statiche.
Tale fenomeno, che può essere tanto più rapido quando la costruzione risente di difetti originari (di progettazione, di esecuzione, di cattiva qualità dei materiali adoperati) o è stata soggetta a traumi (per esempio: azione sismica, azione franosa, ecc.).
Una caratteristica di tali fenomeni, che è anche tra la più insidiose, è che spesso sono silenti, ossia non manifestano alcun segnale evidente di allerta che, invece, mediante adeguata indagine strumentale potrebbero essere riscontrati.
Le tecniche, le metodologie e le strumentazioni per controllare e monitorare tali fenomeni, sono oggi sviluppate e conosciute sebbene non sempre utilizzate o, peggio, utilizzate non correttamente.
Il fattore umano è infatti una componente fondamentale nei controlli non distruttivi.
La conduzione delle prove deve essere affidata a personale tecnico adeguatamente qualificato e certificato (secondo i livelli 1-2-3 previsti dalla UNI EN ISO 9712:2012), di provata capacità, serietà professionale e che abbia maturato una notevole esperienza nel settore specifico.
Le Prove non Distruttive (PnD) sono il complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale e non richiedono la distruzione o l'asportazione di campioni dalla struttura in esame. Da qui la definizione di Prove non Distruttive.

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Nel settore dell’ingegneria civile le PnD coprono i seguenti campi:

  1. Prove semidistruttive e non distruttive.
  2. Prove con martinetti piatti (per le strutture in muratura).
  3. Prove di carico.

certpnd3Il campo di applicazione “Prove semidistruttive e non distruttive” comprende i seguenti metodi di prova:

  • Ultrasonore
  • Sonore
  • Sclerometriche
  • Magnetometriche
  • Chimiche in sito
  • Di permeabilità
  • Del Potenziale di corrosione delle armature
  • Di estrazione
  • Delle Tensioni residue
  • Di Penetrazione
  • Monitoraggi strutturali di quadri fessurativi
  • Esame visivo delle opere
  • Georadar

PREMESSA

MASTER, Associazione “Materials and Structures, Testing and Research”, ha scelto di dotarsi di un Codice Etico.
La stesura di un Codice Etico costituisce una scelta strategica cruciale nella vita di un’associazione, che la induce ad affrontare un processo articolato in tre momenti fondamentali:

  1. una prima fase di presa di coscienza degli obiettivi primari sui quali deve fondarsi la vita associativa;
  2. una seconda fase in cui l’assimilazione dei contenuti di valore individuati come orizzonte etico condiviso si traduca in una prassi con essi coerente;
  3. una terza fase di valutazione della prassi in una prospettiva di sviluppo dei riferimenti valoriali essenziali.

La scelta di adottare un Codice Etico è riconducibile al fondamentale concetto di Responsabilità Sociale, inteso, in senso forte, come insieme di atti volontari attraverso il quale viene modificato stabilmente l’insieme delle relazioni tra l’Associazione ed i propri interlocutori, perseguendo un profilo socialmente riconosciuto di miglioramento e partecipazione.

 

NORME GENERALI

  • L'Associazione MASTER in virtù dell'attività dei suoi membri, persone fisiche e/o giuridiche, attesta una condotta ed un'attività volte a soddisfare le attuali norme giuridiche e tecniche in vigore, nonché i regolamenti interni al fine di rappresentare con merito le persone e l'organizzazione che rappresenta.
  • L'Associazione assume una condotta e delle azioni che rispecchiano l'importanza del sapere scientifico e tecnologico rapportati nel complesso della società civile, ed a tal fine svolge un'attività professionale responsabile.
  • Il membro associato si deve astenere da qualunque comportamento o azione che sia contraria agli statuti ed agli obiettivi dell'Associazione, o di qualunque altro membro associato.
  • Il membro associato si impegna a rispettare ed a far rispettare i regolamenti del Codice Etico, e vi si conforma.

 

I.  OBBLIGHI INDIVIDUALI

  • Dovere etico del membro associato è lo sviluppo continuo della conoscenza professionale, la salvaguardia della reputazione dell'Associazione e la sua conseguente intensificazione.
  • Il membro associato attesta, tramite l'attività svolta, una condotta che rispetta e si conforma agli statuti dell'Associazione, nonché al rispetto della onestà professionale e dell'imparzialità delle esigenze. La sua posizione ed il suo giudizio sono imparziali e corrispondono alle più alte qualità professionali ed alla loro messa in atto.
  • Riterrà doveroso ed onorevole mantenere il più stretto riserbo riguardo a segreti tecnici ed economici acquisiti in seguito ad attività svolta per conto dell’Associazione.
  • Il membro associato si impegna in tutti i modi di favorire lo sviluppo economico-sociale della nostra nazione, nonché la sicurezza ed il benessere dei cittadini e la tutela dell'ambiente.
  • Il membro associato può esibire solo quei titoli, riconoscimenti, meriti e gradi che gli sono stati conferiti di diritto.
  • Il membro associato, a seconda delle sue possibilità, si prodigherà affinché la sua conoscenza professionale e tecnica sia trasmessa per favorire il sostegno della professione svolta, e la formazione e specializzazione delle nuove generazioni.

 

II.  OBBLIGHI PROFESSIONALI

  • Ciascun membro associato svolgerà la sua attività e si assumerà le sue responsabilità solo in quei settori nei quali è professionalmente competente. Tuttavia, in caso se ne presenti la necessità, al fine di svolgere correttamente i propri compiti, potrà instaurare anche delle collaborazioni valide con personale esperto specializzato.
  • Il membro associato evita la stesura di qualunque atto equivoco o non approvato e/o  approvabile dall'Associazione, nonché qualsivoglia comportamento o giudizio scorretto.
  • Il membro associato nell'interesse della divulgazione garantisce di rendere pubbliche delle informazioni chiare ed utili inerenti la propria sfera professionale, in modo da non danneggiare i propri interessi o quelli altrui, ma nell'intento di favorire la formazione culturale ed il progresso tecnico dell'opinione pubblica nonché una maggiore comprensione dei compiti tecnici e scientifici della propria professione.
  • Il membro associato nel corso dei suoi rapporti internazionali prende in considerazione gli statuti normativi nonché gli interessi culturali e la tradizione del paese contattato.

 

III.  RAPPORTI TRA GLI ASSOCIATI

  • Ogni associato deve improntare i suoi rapporti professionali con i colleghi alla massima lealtà e correttezza, allo scopo di affermare una comune cultura ed identità professionale pur nei differenti settori in cui si articola la professione.
  • Tale forma di lealtà e correttezza deve essere estesa e pretesa anche nei confronti degli altri colleghi esercenti le professioni intellettuali ed in particolar modo di quelle che hanno connessioni con la professione di tecnici operante nel settore dell’ingegneria civile.
  • L'associato deve astenersi da critiche denigratorie nei riguardi degli associati;
  • Chiunque abbia motivate riserve sul comportamento professionale di un associato, deve informare il Consiglio Direttivo ed attenersi alle disposizioni ricevute.
  • L'associato si deve astenere dal ricorrere a mezzi incompatibili con la propria dignità per ottenere incarichi professionali, come l'esaltazione delle proprie qualità a denigrazione delle altrui o fornendo vantaggi o assicurazioni esterne al rapporto professionale.

 

IV.  APPLICAZIONE DEL CODICE ETICO

I soci MASTER garantiranno che i propri associati osserveranno i principi contenuti all’interno del Codice Etico e provvederanno a fornire copia del presente Codice a tutte le altre Associazioni affini e con tutti i Dipartimenti, Istituti, Enti, Centri Studi e di Ricerca con i quali si istaureranno rapporti.

 

V.  COMITATO ETICO

MASTER prevede, all’interno della propria struttura associativa, la presenza di un Comitato Etico il quale ha il compito di garantire l’effettiva adesione ai principi del Codice Etico da parte dei soci:

  • diffondendo e comunicando il Codice a tutti i potenziali interessati;
  • esaminando gli esposti che denunciano eventuali violazioni al Codice. Gli esposti possono provenire sia da soggetti interni alla MASTER che da soggetti esterni;
  • sanzionando i comportamenti ritenuti non conformi al Codice.

 

Roma, 30 ottobre 2009

 

Gruppo di lavoro per la stesura del Codice Etico:

Lorenzo Agazzini
Giuseppe Bucci
Fabio Bufarini
Stefano Bufarini
Salvatore Cacciapuoti
Michel Chabod
Giuseppe D’Aria
Vincenzo D’Aria
Chiara De Dominicis
Guido Di Tommaso
Nadia Iacoella
Davide Mancarella
Santo Mineo
Cosimo Palmieri
Sandro Pariset
Domenico Squillacioti
Massimo Tedeschi
Claudio Valeri
Roberto Vollero
Alessandro Zizzi

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ART. 1 – DENOMINAZIONE E SEDE

Viene costituita l’Associazione “Materials and Structures, Testing and Research” (sigla dell’Associazione è MASTER) con sede legale in Via Erasmo Gattamelata 46 – 00176 Roma.

 

ART. 2 – OBIETTIVI

Gli obiettivi dell’Associazione sono:

  1. Promozione e divulgazione della cultura della sicurezza e della ricerca nel campo dell’ingegneria civile con particolare riguardo al recupero ed alla conservazione del patrimonio edilizio e delle infrastrutture.
  2. Divulgazione tecnico-scientifica della cultura delle Prove su Strutture, del Monitoraggio e dei Controlli Non Distruttivi attraverso l’informazione continua e l’educazione permanente.
  3. Valorizzare lo svolgimento e lo sviluppo dell’attività associativa favorendo lo scambio di idee, informazioni, esperienze e conoscenze tra i Soci.

 

ART. 3 – NATURA

L’Associazione:

  • non persegue scopi a fini di lucro;
  • è espressione di assoluta libertà ed indipendenza;
  • ha carattere esclusivamente scientifico e culturale.

 

ART. 4 – ATTIVITÀ

L’Associazione promuove ed organizza manifestazioni, congressi e riunioni a carattere scientifico e culturale a livello nazionale ed internazionale.
L’iscrizione comprenderà l’abbonamento ad una rivista di settore.

 

ART. 5 – RAPPORTI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

L’Associazione promuove, instaura e mantiene rapporti di collaborazione con altre Associazioni affini e con tutti i Dipartimenti, Istituti, Enti, Centri Studi e di Ricerca, che operano nel settore delle Prove su Strutture, del Monitoraggio e dei Controlli Non Distruttivi sia in Italia che all’estero.

 

ART. 6 – TIPOLOGIA DI SOCI

L’Associazione è composta dai seguenti Soci:
A) Ordinari (fondatori ed individuali)
Tutte le persone impegnate nel settore delle Prove su Strutture, del Monitoraggio e dei Controlli Non Distruttivi e/o interessate alla promozione degli obiettivi dell’Associazione, contribuendo con il versamento di una quota associativa.
B) Sostenitori
Tutte le persone impegnate nel settore delle Prove su Strutture, del Monitoraggio e dei Controlli Non Distruttivi ed interessate a sostenere le finalità e le attività dell’Associazione, contribuendo con il versamento di una quota associativa.
C) Studenti
Tutti gli studenti di Università, Scuole Secondarie Superiori, Scuole di specializzazione ecc... e che sono interessati al settore Prove su Strutture, del Monitoraggio e dei Controlli Non Distruttivi, contribuendo con il versamento di una quota associativa.
D) Ente
Le Società, gli Enti gli Istituti, i Centri di ricerca, le Scuole, le Università, ecc... le cui attività prevedono l’impiego delle Prove su Strutture, del Monitoraggio e dei Controlli Non Distruttivi  e/o sono interessate al loro sviluppo. Il Socio Ente può designare fino a tre rappresentanti ciascuno dei quali aventi diritto di voto in Assemblea. Contribuiscono con il versamento di una quota associativa.
E) Onorario
Persona che abbia contribuito e contribuisca in maniera significativa e costante allo sviluppo dell’Associazione.

 

ART. 7 – AMMISSIONE

I Soci ordinari, sostenitori, studenti ed enti acquisiscono tale qualifica a seguito dell’accoglimento da parte del Consiglio Direttivo di loro domanda scritta.
L’ammissione diventa effettiva soltanto dopo l’avvenuto pagamento della quota associativa.
La qualifica di Socio Onorario viene conferita con voto di maggioranza dal Consiglio Direttivo.
La proposta di conferimento può essere presentata da membri del Consiglio Direttivo o da petizione di almeno sedici Soci e deve essere suffragata da documentazione adeguata.
I Soci Onorari saranno proclamati tali durante l’Assemblea Ordinaria immediatamente successiva alla delibera del Consiglio Direttivo.

 

ART. 8 – DECADENZA

La qualità di Socio si perde:

  1. per dimissioni;
  2. per morosità;
  3. per radiazione.

Le dimissioni devono essere presentate con lettera raccomandata al Direttore dell'Associazione ed hanno efficacia dal giorno stesso della ricezione. Le dimissioni del Socio fanno automaticamente decadere quest’ultimo anche da tutti i ruoli organici eventualmente coperti (a titolo esemplificativo e non esaustivo Tesoriere, Segretario Generale, membro del Consiglio Direttivo) non essendo necessaria a tal fine un’eventuale ulteriore manifestazione di volontà.
La decadenza per morosità viene deliberata dal Consiglio Direttivo nel caso di mancato versamento della quota associativa.
Per la radiazione si rinvia all’art. 25 del presente Statuto.

 

ART. 9 – PATRIMONIO DELL’ASSOCIAZIONE

Il patrimonio dell'Associazione è costituito da:

  • beni mobili ed immobili di proprietà e comunque acquistati o provenienti da lasciti o donazioni;
  • introito delle quote associative ordinarie e straordinarie;
  • utili derivanti dalle attività svolte dall’Associazione;
  • contributi, erogazioni e lasciti in denaro da parte di Enti e Privati;
  • redditi patrimoniali.

Il patrimonio dell'Associazione, sotto qualsiasi forma, deve essere destinato alle finalità di cui all’Art.2 del presente Statuto.

 

ART. 10 – ESERCIZIO FINANZIARIO

L'esercizio finanziario decorre dal 1 gennaio al 31 dicembre di ciascun anno.
Il conto consuntivo dovrà essere presentato per l'approvazione all'Assemblea dei Soci nell'anno successivo cui si riferisce l'esercizio finanziario.

 

ART. 11 – ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE

Gli Organi dell'Associazione sono:

  1. L'Assemblea dei Soci (Ordinaria e Straordinaria)
  2. Il Consiglio Direttivo.

 

ART. 12 – ASSEMBLEA DEI SOCI

L'Assemblea dei Soci:

  • è l'organo sovrano dell'Associazione;
  • è composta da tutti i Soci;
  • può essere Ordinaria o Straordinaria.

 

ART. 13 – ASSEMBLEA ORDINARIA

L'Assemblea Ordinaria si riunisce una volta all'anno.
La convocazione è deliberata dal Consiglio Direttivo e viene effettuata mediante lettera indirizzata ai Soci aventi diritto, almeno 20 giorni prima della data stabilita.
L'Assemblea Ordinaria:

  • delinea la politica ed i programmi che l'Associazione intende pianificare;
  • revisiona ed approva la relazione di attività il bilancio preventivo, il programma di attività, il conto consuntivo;
  • determina le quote annue associative;
  • proclama i Soci Onorari;
  • elegge per la durata di cinque anni il Consiglio Direttivo.

 

ART. 14 – ASSEMBLEA STRAORDINARIA

L'Assemblea Straordinaria può essere convocata in qualsiasi momento dell'anno per decidere su:

  1. problematiche che rivestono carattere di straordinarietà tale da non potersi configurare di competenza del Consiglio Direttivo e/o carattere di emergenza tale da dover essere affrontata prima della riunione dell'Assemblea Ordinaria;
  2. modifiche ed emendamenti statutari;
  3. scioglimento dell'Associazione.

La convocazione viene effettuata mediante lettera indirizzata ai Soci aventi diritto, almeno sessanta giorni prima della data stabilita.

 

ART. 15 – REGOLE E VALIDITÀ DELL’ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA

L'Assemblea dei Soci (ordinaria e straordinaria) è valida in prima convocazione se è presente almeno la metà dei Soci ed in seconda convocazione, da tenersi anche nello stesso giorno, qualunque sia il numero dei Soci intervenuti.
I Soci possono farsi rappresentare da altri Soci con diritto di voto, mediante delega scritta. Non sono ammesse più di tre deleghe per Socio delegato.
Hanno diritto di partecipare all’Assemblea i Soci in regola con i versamenti della quota annuale associativa.
Sono elettori ed eleggibili i Soci che hanno compiuto la maggiore età. Le comunicazioni di convocazione delle assemblee devono specificare il luogo, la data e l'ora della prima e della seconda convocazione, nonché l'ordine del giorno dei lavori.
La prima Assemblea riunita elegge un proprio Presidente dell’Assemblea ed un Segretario.
Il Presidente dell’Assemblea ed il Segretario hanno il compito di controllare la validità della convocazione ed il regolare svolgimento dei lavori, di registrare l'approvazione od il rifiuto delle mozioni, di provvedere alla stesura di apposito verbale.
Il Presidente dell’Assemblea ed il Segretario accertano l'effettiva corrispondenza dei presenti, con i Soci aventi diritto al voto. In occasione del rinnovo del Consiglio Direttivo il Presidente dell’Assemblea, ricevuto il verbale dei risultati elettorali dalla Commissione Elettorale, provvede alla convocazione del Consiglio Direttivo dei neo-eletti.
Tale organo dovrà essere insediato non oltre il trentesimo giorno dalla data della loro elezione. Nel frattempo rimangono in carica per l'ordinaria amministrazione i suddetti organi uscenti.

 

ART. 16 – ORGANI DI GOVERNO DELL’ASSOCIAZIONE

Sono organi di governo dell’associazione:

  • Il Consiglio Direttivo.
  • Il Presidente ed il Presidente Emerito.
  • Il Direttore.
  • I Vice Direttori.
  • La Segreteria Generale.
  • Il Tesoriere.
  • I Consiglieri Delegati.
  • Il Comitato Scientifico.

I Soci ordinari fondatori, coincidenti con i primi membri del Consiglio Direttivo, convengono all’unanimità di adottare per il primo biennio il seguente Governo dell’Associazione:
Presidente: Dr. Bufarini Stefano - Presidente Emerito: Dr. D’Aria Vincenzo
Direttore: Ing. Squillacioti Domenico
Vice-Direttori: Ing. Mineo Santo e Ing. Pariset Sandro
Tesoriere: Ing. Vollero Roberto.
Segreteria generale: Dott.ssa De Dominicis Chiara e Dott.ssa Iacoella Nadia
Consiglio direttivo: Geom. Agazzini Lorenzo, Ing. Bucci Giuseppe, Ing. Bufarini Fabio, Dr. Bufarini Stefano, Ing. Chabod Michel, Ing. D’Aria Giuseppe, Dr. D’Aria Vincenzo, Dott.ssa De Dominicis Chiara, Ing. Di Tommaso Guido, Dott.ssa Iacoella Nadia, Ing. Mancarella Davide, Ing. Mineo Santo, Arch. Palmieri Cosimo, Ing. Pariset Sandro, Ing. Squillacioti Domenico, Ing. Tedeschi Massimo, Ing. Valeri Claudio, Ing. Vollero Roberto, Ing. Zizzi Alessandro.

 

ART. 17 – IL CONSIGLIO DIRETTIVO

L'Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo composto da un massimo di trenta Consiglieri, di cui diciannove Soci ordinari fondatori ed altri undici Soci eletti Consiglieri dall'Assemblea Ordinaria dei Soci. Le cariche personali non sono soggette a delega.
Il Consiglio Direttivo dura in carica cinque anni ed inizia la sua attività con il proprio insediamento e dopo lo scambio di consegne con il Consiglio Direttivo uscente.
Il Consiglio Direttivo:
a) elegge:
- il Presidente ed il Presidente Emerito (cariche non soggette a decadenza);
- il Direttore;
- i Vice Direttori (sino ad un massimo di due) designando preventivamente l'ordine con cui essi possono sostituire il Direttore;
- il/i Segretario/i Generale/i;
- il Tesoriere;
- i Consiglieri Delegati alle varie attività Sociali e culturali;
b) nomina le Commissioni e gli Uffici;
c) formula il programma di attività Sociale;
d) designa eventuali membri incaricati o altri collaboratori per le attività Sociali;
e) emana i Regolamenti interni;
f) convoca l'Assemblea dei Soci;
g) cura l'esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea;
h) provvede alla gestione ordinaria e straordinaria dell'Associazione essendo investito di ogni potere necessario;
i) ratifica la costituzione delle Sezioni;
l) delibera circa l'ammissione, la sospensione e la radiazione dei Soci e sulla adozione dei provvedimenti disciplinari.
Il Consiglio Direttivo è convocato per lettera dal Direttore o in sua mancanza da un Vice Direttore.
Le riunioni del Consiglio Direttivo sono valide quando interviene la maggioranza assoluta dei Consiglieri. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta di voti dei Consiglieri presenti. In caso di parità prevale la volontà di voto del Presidente, del Presidemte Emerito e del Direttore dell'Associazione.
I Consiglieri che nel corso del mandato rendessero vacante la carica, vengono sostituiti dai Soci che nella graduatoria elettorale hanno riportato il maggior numero di voti immediatamente dopo l'ultimo eletto.
I Consiglieri subentrati in carica vi permangono sino alla scadenza del mandato del Consiglio Direttivo.
Qualora venisse meno la maggioranza dei Consiglieri si deve convocare entro sessanta giorni l'Assemblea dei Soci, affinché proceda a nuove elezioni. Nel caso di dimissioni dell'intero Consiglio Direttivo, l'Assemblea dovrà essere convocata d'urgenza dal Collegio Sindacale a mezzo del suo Direttore che può compiere, nel frattempo, gli atti di ordinaria amministrazione.

 

ART. 18 – PRESIDENTE E PRESIDENTE EMERITO

Il Presidente ed il Presidente Emerito sono eletti dall'Assemblea fra i Soci che meglio rappresentano la continuità e la specificità delle finalità e degli indirizzi culturali dell'Associazione.
Il Presidente ed il Presidente Emerito presiedono l'Assemblea dei Soci. In sua/loro assenza, l'Assemblea è presieduta dal Direttore dell'Associazione o dal Vice Direttore. Il Presidente ed il Presidente Emerito rappresentano e mantengono, assieme al Direttore, rapporti di collaborazione con altre Associazioni affini e con tutti gli Istituti, Enti, Centri Studi e di Ricerca, che operano nel settore delle Prove su Strutture, del Monitoraggio e dei Controlli Non Distruttivi sia in Italia che all’estero.

 

ART. 19 – IL DIRETTORE

Il Direttore dell'Associazione è il rappresentante legale dell'Associazione e la rappresenta di fronte a terzi ed in giudizio. Ad esso spetta la firma Sociale. Provvede alla convocazione dell’Assemblea dei Soci. È responsabile dell'attuazione degli scopi dell'Associazione e risponde dei fatti amministrativi compiuti in nome e per conto dell'Associazione.
Stipula contratti e firma la corrispondenza dispositiva che impegna l'Associazione, garantisce il rispetto delle norme statutarie.

 

ART. 20 – I VICE DIRETTORI

I Vice Direttori collaborano con il Direttore nella guida dell'Associazione e lo sostituiscono (nell'ordine con cui sono stati preventivamente designati dal Consiglio Direttivo) in tutti quei casi in cui al Direttore non è possibile partecipare negli Organi dell'Associazione od in tutte le altre manifestazioni dove è richiesta la sua presenza e, sempre in caso di suo impedimento, di fronte a terzi ed in giudizio.

 

ART. 21 – LA SEGRETERIA GENERALE

Il/i Segretario/i Generale/i collabora/no con il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni e dà esecuzione a quanto stabilito dal Consiglio Direttivo. La Segreteria Generale non ha quindi poteri decisionali autonomi che abbiano implicazioni o rilevanza economica. Il/i Segretario/i Generale/i  è/sono addetto/i alla redazione dei verbali del Consiglio Direttivo sotto la Supervisione di quest’ultimo.

 

ART. 22 – IL TESORIERE

Il Tesoriere dell'Associazione è responsabile dell'amministrazione dell'Associazione secondo le delibere del Consiglio Direttivo.

 

ART. 23 – I CONSIGLIERI DELEGATI DELL'ASSOCIAZIONE

Sono eletti dal Consiglio Direttivo nel suo interno e sono incaricati di sovraintendere e/o eseguire speciali attività associative.

 

ART. 24 – COMITATO SCIENTIFICO

Al fine di raccordare il lavoro dell’Associazione alla Scuola ed all’Università è costituito un comitato scientifico di cui faranno parte personalità del  mondo accademico e Soci designati dall’assemblea degli iscritti.

 

ART. 25 – PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

I Soci che incorrano in inadempimenti agli obblighi derivanti dal presente Statuto o per i quali siano intervenuti gravi motivi che rendano incompatibile la prosecuzione del rapporto associativo, possono essere sottoposti ai seguenti provvedimenti disciplinari:

  • la deplorazione;
  • la sospensione;
  • la radiazione.

 

ART. 26 - MECCANISMI DEL PROVVEDIMENTO

I provvedimenti di cui all'Art. 25 sono adottati, sentito il Socio interessato e sentito il parere del Consiglio Direttivo il quale decide altresì in merito alla decorrenza ed al regolamento dei rapporti.
Avverso ai provvedimenti è ammesso il ricorso all'Assemblea Ordinaria.
Il Socio decaduto per qualsiasi motivo, ivi comprese le dimissioni volontarie o la decadenza per morosità, perde ogni diritto sul patrimonio Sociale.

 

ART. 27 - MODIFICHE ALLO STATUTO

Lo Statuto può essere modificato solo nella maniera prevista nel presente articolo.
Le modifiche allo Statuto possono essere proposte con le modalità seguenti:

  • da parte di Soci, in numero non inferiore a un decimo dei Soci, al Consiglio Direttivo attraverso petizioni contenenti la sostanza degli emendamenti; il Consiglio Direttivo sottomette, per l'adozione, gli emendamenti proposti dalle suddette petizioni all'Assemblea straordinaria dell'Associazione che comunque deve essere convocata entro sei mesi, pena la decadenza del Consiglio Direttivo;
  • da parte del Consiglio Direttivo che può, con voto favorevole di almeno due terzi dei suoi componenti, sottoporre all'Assemblea Straordinaria dell'Associazione per l'adozione le modifiche allo Statuto proposte.

La notifica delle proposte di emendamento allo Statuto sarà inviata ai Soci almeno sessanta giorni prima della data dell'Assemblea Straordinaria nella quale gli emendamenti dovranno essere considerati.
Gli emendamenti saranno adottati con voto favorevole di almeno i due terzi dei Soci presenti (o rappresentati) alla suddetta Assemblea Straordinaria.
Gli emendamenti allo Statuto andranno in vigore dopo la loro adozione da parte dell'Assemblea Straordinaria con decorrenza stabilita dalla medesima Assemblea.

 

ART. 28 –  I REGOLAMENTI

Il Consiglio Direttivo ha la facoltà di adottare ed emanare Regolamenti dell'Associazione compatibili con il presente Statuto.
I Regolamenti possono essere operativi dopo l'approvazione del Consiglio Direttivo, ma debbono comunque essere sottoposti alla ratifica dell'Assemblea Ordinaria immediatamente successiva alla emanazione dei Regolamenti stessi.

 

ART. 29 –  DURATA DELL’ASSOCIAZIONE

La durata dell’Associazione è illimitata.

 

ART. 30 –  SCIOGLIMENTO DELL’ASSOCIAZIONE

L'Associazione non potrà sciogliersi che per il voto dell'Assemblea Straordinaria appositamente convocata dal Consiglio Direttivo.
La proposta di scioglimento deve essere comunicata ai Soci almeno tre mesi prima della riunione indetta per la deliberazione.
Per la validità delle deliberazioni è necessario il voto favorevole di almeno i due terzi dei Soci presenti (o rappresentati) all'Assemblea Straordinaria.
L'Assemblea stabilisce le modalità della liquidazione e la destinazione del patrimonio dell'Associazione.

 

ART. 31 –  DISPOSIZIONI FINALI

Il presente Statuto deve essere osservato come atto fondamentale dell’Associazione.

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